Ma i documenti, che fissano la presidenza di questo giudice della monarchìa ai 17 di settembre del medesimo anno, sono certi, ed infallibili. Laonde noi con più giusta ragione opiniamo, che fattasi agli 8 di aprile la mentovata elezione, non potè per allora esser confermata, trovandosi il Redin, ch’era il presidente del regno, in Messina; e che poi venuto in Palermo l’Ortiz, come si dirà, sia stata richiesta al medesimo la conferma, ch’ei accordò nel mese di novembre, di ciò che si era fatto in aprile.
(1665) Chron. Sic. pag. 273.
(1666) Essendo luogotenente il Redin, accadde in Palermo un aneddoto singolare, che non sarà discaro ai nostri leggitori di apprenderlo. Eravi fra’ presi del tribunale del S. Uffizio un religioso degli agostiniani riformati, Fr. Diego la Mattina diacono, carcerato per varj errori, nei quali era caduto. Costui avendo diverse volte finto di ricredersi, era stato finalmente condannato per parecchi anni alla galera; ma avendo ivi suscitati i suoi compagni a sollevarsi, fu di mestieri che il tribunale gli mettesse di nuovo le mani addosso, e lo confinasse ad una perpetua carcere. Era questi un uomo robusto, e perciò era tenuto nelle carceri colle manette, affinchè colla forza di cui era dotato, non offendesse persona. Egli ciò nonostante ebbe modo di romperle, e liberarsene. Costumava l’inquisitore Giovan Lopez Cisneros di visitare le carceri per consolare i rei, e indurli, s’era possibile, a pentimento. Un dì adunque essendovi andato, s’incontrò in Fr. Diego, il quale avendo le mani libere, l’assaltò, e colle manette, che avea rotte, gli diede molte percosse, ed una particolarmente nel cranio così terribile, che in capo a pochi giorni se ne morì. (Auria Diario di Pal. t. I, all’anno 1657). Quell’indomito frate di poi per le sue stravaganze, e per questo sagrilego omicidio fu nel seguente anno bruciato vivo nel piano di s. Erasmo.
| |
Redin Messina Palermo Ortiz Chron Essendo Redin Palermo S. Uffizio Mattina Giovan Lopez Cisneros Auria Diario Pal
|