Fu risoluto, giacchè non era ancora dichiarata la guerra colla Francia, che si accordasse la pratica ai Francesi, e che intanto si guardassero i loro andamenti. Così fu fatto, ed eglino furono accolti così dalla nobiltà, che dal senato con segni di vera amicizia. Si stava nondimeno all’erta per ogni sinistro evento. Ma il popolo che difficilmente sa dissimulare, rammentandosi l’odio, che i suoi maggiori aveano nutrito contro quella nazione, per cui ne accadde la strage dell’anno 1282, cominciò a schernire i Francesi, i quali accortisi del dispregio, in cui erano presso di esso, amarono meglio di partire nel dì di appresso 17 di luglio, prendendo la via di Trapani, dove a tenore degli ordini ricevuti dal real patrimonio non fu accordato lo sbarco, che ai soli uffiziali. (Auria Diario di Pal. t. II, all’anno 1673).
      (1759) Longo in Chron. pag. 278.
      (1760) Reg. del prot. dell’anno 1673.1674, VI indiz. fogl. 160.
      (1761) Cronol. dei vicerè di Sic. pag. 150.
      (1762) Cronol. di Sic. lib. II, cap. 9, p. 364.
      (1763) In Chron. pag. 278.
      (1764) Nell’officina del prot. reg. dell’anno 1673.1674, ind. XII fogl. 160.
      (1765) Auria Cronol. dei vicerè pag. 151.
      (1766) Vertot Hist. de Malte liv. XIV, t. V, p. 250.
      (1767) Longo in Chron. pag. 280.
      (1768) Ivi pag. 181.
      (1769) Longo in Chron. pag. 281. – Bonanno Congiura contro Messina t. II, pag. 2 e seg. ed altri.
      (1770) Gio. Battista Romano Congiura dei ministri di Spagna P. II, lib. II.
      (1771) Reg. del prot. dell’anno 1674.1675, XIII ind. fogl. 60
      (1772) Del Vio Priv.