II, cap. 9, p. 378.
      (1822) Aprile Cronol. di Sic. lib. II, cap. 9, p. 378.
      (1823) Avvisa il Longo (in Chron. pag. 289) che ne partirono intorno a quindici mila, ma il p. Aprile (Cronol. di Sic. lib. II, cap. 9, pag. 379) scrittore contemporaneo opina troppo esaggerato questo numero, e dice che non andarono coi Francesi che soli cinque mila, sebbene confessi, che poi uscě dalla Sicilia un maggior numero di Messinesi, e che forse fra gli uni, e fra gli altri sieno arrivati al numero additato dal Longo.
      (1824) Longo in Chron. pag. 289.
      (1825) Aprile Cronol. di Sic. lib. II, cap. 9, p. 377.
      (1826) Pacichelli Lettere Familiari t. I, p. 149.
      (1827) Reg. della reg. cancell. dell’anno 1678.1679, II ind. fogl. 225.
      (1828) Reg. dell’anno 1678.1679, ind. II f. 225.
      (1829) In questo libro cap. XI, p. 262.
      (1830) Longo in Chron. pag. 289. 290.
      (1831) Longo ivi. – Aprile Cronol. di Sicil. lib. II, cap. 9, p. 380.
      (1832) Erano queste pergamene cento, e nove, oltre ventuna, che trovavansi scritte in carta ordinaria, ed arrivavano fino a Carlo V. Quattro delle cassette erano degne di osservazione per certi caratteri particolari, che le distinguevano. Nella prima stava scritto: Arcadii Paleologi Imperatoris; nella seconda vi si leggea Normanni, e in questa eravi anche la storia della ricuperazione della Sicilia fatta dai Normanni, che forse era quella, che fu promulgata da Stefano Baluzio nel tom. IV delle sue Miscellanee, poi riprodotta dal Muratori (Rer. Ital. Script. t. VI, pag. 609), e nelle altre due vi erano i nomi dei due Guglielmi I. e II.