La cosi detta cortina, che oggi, levati i bastioni, non merita più questo nome, si stende dalla Porta Felice fino alla Villa Giulia, che sta piantata nel piano di s. Erasmo, ed è framezzata da varie casine in uguali distanze, che hanno in proprietà alcuni nobili, per abitarvi in tempo di està. Nel centro di questo lungo tratto vi è il mentovato teatro di marmo per la musica, che oggi si è accresciuto di due braccia, e si è anche innalzato da terra per essere proporzionato alla vasta marina. Sta questo fra mezzo a due statue dei nostri sovrani, cioè di Filippo V. e di Carlo III. Vi sono di poi collocate le ridette fontane, e appresso alle medesime due altre statue, l’una verso Porta Felice, ch’è quella già mentovata di Carlo II, e l’altra verso la villa Giulia, che rappresenta il regnante nostro sovrano, opera dell’insigne nostro statuario Ignazio Marabiti. La piazza poi che un tempo fu detta Colonna, volgarmente dicesi della Marina, e si chiama ancora Borbona per i tre monarchi Filippo V, Carlo III, e Ferdinando III. di questa real famiglia.
(1873) Così leggesi in una notarella scritta dal canonico Antonino Mongitore nell’Auria, che conservasi nella libreria del senato di Palermo alla p. 291.
(1874) Reg. della regia cancellarìa dell’an. 1686.1687 X ind. fogl. 166.
(1875) Vertot Histor. de Malte liv. XIV, t. V, p. 260.
(1876) Reg. della regia cancellaria dell’an. 1686.1687 X ind. f. 166.
(1877) Longo in Chron. pag. 293.
(1878) Aprile Cron. di Sic. lib. II, cap. 9, p. 385.
(1879) Aprile Chon. di Sic. lib.
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