(1932) Lo stesso Diario di Pal. t. I, p. 230, e seg.
      (1933) Mongit. Diario di Pal. t. I, p. 255.
      (1934) Lo stesso pag. 258.
      (1935) Mongit. Diario di Pal. t. I, p. 259.260.
      (1936) Mongit. Diario di Pal. t. I, pag. 259.
      (1937) Mongit. Diario di Pal. pag. 261.263.
      (1938) Voltaire Histoir. Générale Siècle de Louis XIV. cap. XVIII, pag. 39, e seg.
      (1939) Murat. Ann. d’Italia 1700, t. XI.
      (1940) Mongit. Diario di Pal. t. I, pag. 283.
      (1941) Mongit. Diario di Pal. t. I, p. 281, e seg.
      (1942) Nel libro antecedente cap. XII.
      (1943) Il trionfo palermitano nella solenne acclamazione del re Cattolico delle Spagne, e di Sicilia Filippo V.
      (1944) Voltaire Essai sur l’Histoire Générale tom. VI, Siècle de Louis XIV, chap. 17, pag. 55.
      (1945) Mongit. Diario Mss. di Pal. t. II, pag. 51.
      (1946) Mongit. Diario di Pal. t. II, pag. 51.
      (1947) Questo simulacro, ch’è di finissimo lavoro, non ha avuto luogo fisso. L’anno 1718, entrate nel regno le armi austriache, fu levato dal suo zoccolo, e buttato in un magazzino della regia zecca nella piazza della Marina. Ritornata la Sicilia sotto il dominio dei Borboni l’anno 1734, quando fu assunto al nostro soglio l’invitto Carlo III, fu cavato dal luogo abbietto in cui stava, e fu rimesso con nuovo piedistallo nel suo antico posto. Di poi l’anno 1786, essendosi adornata la spiaggia marittima di Porta Felice, cui si diede il nome di Piazza Borbona, fu trasportato in essa, e collocato sopra un nuovo zoccolo simile a quelle statue dei due Carli II, e III, e del regnante Ferdinando III nostro amabilissimo sovrano.