219).
(1952) Reg. del proton. dell’anno 1700.1701, VIII. ind. pag. 149.
(1953) Nello stesso registro e pagina.
(1954) Capo XXXV.
(1955) Mongit. Diario di Pal. t. II, pag. 73.74.
(1956) Si era veduto per le piazze di Napoli qualche cartello, in cui leggevansi le parole dei Giudei presso s. Giovanni (cap. XIX): non habemus regem, nisi Caesarem. Vi venne poi il barone di Sassinet segretario del cardinal Grimani, che sostenea in Roma gl’interessi dell’imperatore, il quale unito a Carlo di Sangro sollevň il popolo. Ma furono tosto dissipati i sollevati dalla nobiltŕ, e dallo eletto del popolo, e furono carcerati il Sassinet, e il Sangro. Questi fu decapitato, e quegli fu mandato in Francia.
(1957) Reg. del proton. dell’anno 1701.1702, IX ind. pag. 40.
(1958) Mongit. Diario di Pal. t. II, pag. 96.
(1959) Mongit. Diario di Pal. t. II, p. 81, 87.
(1960) Erano stati chiamati ad assistere all’arcivescovo i sei canonici detti di s. Giovanni degli Eremiti, i quali per l’abazia annessa al loro canonicato, sono riputati come abati mitrati. Costoro pretesero giusta la forma dei canoni, che doveano essere prima chiamati per essere ancora eglino giudici nella sentenza della degradazione, e perciň si negarono di assisterlo. Furono quindi scelti altri sei abati di diverse religioni, i quali furono dello stesso avviso, nč vollero intervenirvi; e del pari risposero altri abati, che vi furono invitati. Per togliere questo ostacolo, fu stabilita una congregazione di teologi, i quali decretarono (non so, se contro le regole della chiesa), che non fosse necessario, che i vescovi, e gli abati, che assistevano a questa funzione, dovessero intervenire come giudici nel proferirsi la sentenza.
| |
Reg Capo XXXV Mongit Pal Napoli Giudei Caesarem Sassinet Grimani Roma Carlo Sangro Sassinet Sangro Francia Reg Mongit Pal Mongit Pal Eremiti
|