La piazza però di s. Carlo, che fu piantata giusta la nostra Vigliena, è assai inferiore a questa, che per i marmi, le statue, e le fontane è la più nobile che siavi in Europa.
(2062) Mongit. Diario di Pal. t. III, p. 15, e seg.
(2063) Mongit. Diario di Pal. t. III, p. 22, e seg.
(2064) Breve e distinta relazione del solenne ingresso in Palermo, e della regia coronazione della S.R.M. di Vittorio Amedeo re di Sicilia.
(2065) Capo III.
(2066) Mongitore Diario di Pal. t. II, pag. 58, 59.
(2067) Vedi la riferita relazione stampata da Epiro, e Accardi dalla pag. 15 in poi.
(2068) Non fe buona il re Vittorio la nomina fatta dal re Cattolico, perchè era stata fatta in tempo, in cui questo monarca non era più re di Sicilia. La carta di Filippo V, con cui questo religioso era eletto vescovo di Patti, era stata segnata in Madrid ai 23 di ottobre 1713, e il re Vittorio avea preso possesso in Torino del regno di Sicilia fino dai 22 del mese antecedente di settembre. A giusta ragione adunque si credette questo re in diritto di provvedere a suo talento la vacante chiesa.
(2069) Reg. del protonot. dell’an. 1713.1714, VII ind. lib. II, fogl. 103.
(2070) Ivi pag. 101, e seg.
(2071) Mongit. Parl. di Sic. t. II, pag. 130.
(2072) Lo stesso pag. 134.
(2073) Mongit. Parl. di Sic. t. II, pag. 133, e seg.
(2074) Amico in Auct. ad Fazel. pag. 324.
(2075) Si avverta che queste numerazioni non sono mai esatte. Ciascheduna università così demaniale, che baronale per essere meno soggetta ai pesi, cerca di scemare quanto più può il numero dei suoi abitanti, ed in Palermo sono sempre di più quantunque la città paghi sempre per cento mila.
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