I maneggi del p. Bonanno produssero, come or ora si dirà, quel buono effetto, che il principe della Cattolica desiderava. Tutti questi monumenti, e le risposte favorevoli originali arrivate da Vienna si sono da noi osservate nel tom. XIV del Ceremoniale pratico dello Eccellentissimo senato di Palermo, scritto dal maestro delle ceremonie di esso magistrato Francesco Perino (dalla p. 200 alla 217), che il signor Girolamo de Franchis, che sostiene con decoro la medesima carica, si è cortesemente compiaciuto di comunicarci.
(2184) Mongit. Diario di Pal. t. IV, pag. 105.
(2185) Reg. della regia cancellaria dell’anno 1721.1722, XV ind. pag. 81.
(2186) Reg. della regia cancell. dell’anno 1722, V ind. pag. 81.
(2187) Era questi un prelato da paragonarsi ai vescovi della primitiva chiesa. La di lui umiltà, la pietà, la generosità verso la sua chiesa, lo amore verso i poveri, e lo zelo per la ecclesiastica disciplina erano in lui un corredo di virtù, che lo rendeano rispettabile a tutti i ceti, e lo faceano amare dai diocesani.
(2188) Mr. Filippo Sidoti era un vicario, che molto si assomigliava nella pietà, e nello amore della giustizia al suo arcivescovo. Egli si era trovato nelle più difficili circostanze durante il governo dei Savojardi, e avea data a divedere nella sua condotta una singolare prudenza. Il marchese di Almenara venendo al governo di Sicilia, avea avuto ordine dalla corte di Vienna di esiliarlo. Volevasi egli reo di avere corrispondenza con alcuni Spagnuoli. Portatosi in Napoli ottenne da quel vicerè di potere andare in Germania per giustificarsi.
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