L’imperadore vi ebbe ancora un altro fine, cioè di far dichiarare, come ottenne, la Spagna garante della prammatica sanzione, ch’ei nel dicembre dell’anno antecedente 1724 avea promulgata, per cui in difetto dei maschi era chiamata alla successione dei suoi regni la sua primogenita, l’arciduchessa Maria Teresa con vincolo di fedecommesso, e maggiorasco. (Muratori Annali d’Italia dall’anno 1721, all’anno 1725, t. XII).
      (2195) Ceremoniale del Senato di Palermo dell’anno 1725, t. XVIII, pag. 325.
      (2196) Mongit. Diario di Pal. t. IV, p. 289, e seg.
      (2197) Lo stesso pag. 151.
      (2198) Mongit. Parl. di Sic. t. II, pag. 151.
      (2199) Mongit. Parl. di Sic. t. IV, pag. 187.
      (2200) Mongit. Diario di Pal. t. IV, p. 395. – Ceremoniale del Senato dell’anno 1726, t. XVIII, p. 32.
      (2201) Mongit. Diario di Pal. t. IV, p. 387.
      (2202) Mongit. Diario di Pal. t. V, pag. 4. 5.
      (2203) Ceremoniale del Senato di Pal. dell’an. 1726 t. XVIII, pag. 117.
      (2204) Muratori Ann. d’Italia all’anno 1726, t. XII, pag. 132.
      (2205) Erano eglino incolpati, che avessero comprati grani di cattiva condizione, e a poco prezzo, e li avessero poi venduti al senato a prezzo grande, con discapito dello erario della città, e con disservizio del pubblico. Sarà stata mendace, come accade spesso a coloro che amministrano l’entrate pubbliche, questa voce; pur nonostante era brutta cosa lo entrare al governo della città con persone, che non stavano bene nello animo del volgo.
      (2206) Mongit. Diario di Pal. t. IV, p. 11, e 12.
      (2207) Muratori Ann. d’Italia all’anno 1727, t. XII, pag.