Ma questa fu guerra di parole, e di carte, e il conte Stampa, punto non incaricandosi delle scritture, che producevano i ministri del papa, e delle armi pontifizie, che si vedevano tuttavia affisse in Parma, ed in Piacenza, continuò pacificamente a governare quei ducati a nome del principe infante Carlo Borbone.
(2230) Mongit. Diario di Pal. t. V, p. 92.
(2231) Reg. del proton. dell’anno 1730.1731, ind. XI, lib. III, fogl. 8.
(2232) Reg. ivi pag. 137.
(2233) Mongit. Diario di Pal. t. V, p. 117.
(2234) Reg. del prot. dell’anno 1731, XI ind. p. 137. – Mongit. Diario di Pal. t. V, p. 123.
(2235) Mongit. Parl. di Sic. t. II, p. 200, e 207.
(2236) Mongit. Parl. di Sic. t. II, p. 104, e seg.
(2237) Per intendere questo inaspettato cambiamento di cose, fa di mestieri il sapere, che morto al primo di febbraro 1733 Ferdinando augusto re di Polonia, ed elettore di Sassonia, Luigi XV re Cristianissimo entrò nello impegno di rimettere sul soglio polacco Stanislao Leczinski suo suocero, ch’era stato fin dall’anno 1704 eletto a quel trono, e per opera dei Moscoviti n’era stato discacciato, i quali vi collocarono il mentovato Ferdinando. Lo fe dunque partire con un’armata verso la Polonia, e per la forza delle sue truppe, e per mezzo dei suoi amici venne a capo di farlo acclamare ai 12 di settembre per monarca di quel regno. Anna czara di Moscovia, continuando nella protezione della casa di Sassonia, si oppose alla elezione di Stanislao, e vi si unì ancora lo augusto Carlo VI, cui rincrescea di vedere il diadema di Polonia, così vicina ai suoi stati, sul capo di un principe ch’era per tanti vincoli unito alla Francia.
| |
Stampa Parma Piacenza Carlo Borbone Mongit Pal Reg Reg Mongit Pal Reg Mongit Pal Mongit Sic Mongit Sic Ferdinando Polonia Sassonia Luigi XV Cristianissimo Stanislao Leczinski Moscoviti Ferdinando Polonia Moscovia Sassonia Stanislao Carlo VI Polonia Francia
|