Per allora furono ricoverati i convittori nella stessa casa dei mentovati scolopj ma poi crescendo il numero, giacchè molti nobili amarono di mettere i loro figliuoli sotto la loro direzione, ottennero dalla clemenza del monarca quello stesso collegio, dove teneano i pp. gesuiti la nobiltà in educazione, una colle rendite annesse, e inoltre anche una casina in campegna, per villeggiatura dei collegiali.
(2332) Capit. regni Sic. in Carolo III. t. II, p. 414.
(2333) In questo libro capo XII.
(2334) Morto Mr. Francesco Testa, lo arcivescovado di Morreale per breve pontifizio restò unito l’anno 1776 a quello di Palermo, e le rendite si applicano per armare i bastimenti reali, affine di tenere netti i nostri mari dalle piraterie. La sola pensione, che aveva il principe di Asturias, che ora siede sul trono di Spagna, dietro la morte dello incomparabile Carlo III, di cui scriviamo, e che quel re fin da quando questi divenne il principe ereditario delle Spagne, destinò in sollievo dei poveri, continua a pagarsi. La città poi, che era soggetta anche nel temporale allo arcivescovo, ritornò al regio patrimonio, da cui era stata smembrata fin dal principio del XV secolo.
(2335) Mongit. Diario di Pal. t. VI, p. 215.216.
(2336) Mongit. Diario di Pal. t. VI, pag. 219.
(2337) Lo stesso Parl. Sic. t. II, pag. 336.
(2338) Mongit. Parl. di Sic. t. II, pag. 220.
(2339) Mongit. Parl. di Sic. t. II, pag. 224.
(2340) Lo stesso ivi pag. 236.
(2341) Mongit. Parl. di Sic. t. II, pag. 415, e seg.
(2342) Mongit. Diario di Pal. t. VI, pag.
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