L’oggetto adunque delle loro assemblee, per quanto egli scrive, non fu che quello di passare il tempo in lieti ragionamenti, e in deliziosi conviti, conditi per lo più da sinfonie musicali, col divieto di parlare di religione, del pubblico governo, e di cose oscene. Ciò non ostante Benedetto XIV, che amava di scrivere molte bolle, fe questa contro i medesimi, che promulgò ai 18 di maggio.
(2399) A favore di coloro, che volontariamente rinunziavano a questa società, fu d’ordine del vicerè eletto per Palermo il principe di Scordia, capitano della città, per ricevere le spontanee confessioni, il quale eresse a quest’oggetto un particolare tribunale; e per le assoluzioni fu destinato il p. Grimaldi, ch’era degli espulsi gesuiti, uomo d’irreprensibili costumi, e zelante della salute delle anime, e per le altre città furono eletti altri soggetti.
(2400) T. XIII, pag. 24.
(2401) Le prime scosse si sentirono ai 13 di luglio, e furono tre, comecchè senza danno nelle fabbriche. Dietro ai 15 giorni, cioè ai 28 dello stesso mese ve ne fu alle ore 17 e tre quarti un’altra più leggiera. Replicarono nel seguente mese di agosto, essendo vacillata la terra ai 2, ed ai 3 dello stesso, e nel primo giorno di settembre ve ne fu una più sensibile, per cui gli abitanti atterriti dalle antecedenti, e temendo di peggio, presero lo espediente di starsene nelle baracche di legname, e sotto i padiglioni. In Italia però furono più tragici gli effetti di questo flagello, come lo narrano le storie.
(2402) Gaetano Bonanno fu figliuolo di Francesco Bonanno principe della Cattolica, di cui abbiamo fatta più volte menzione, e in particolare abbiamo rammentato ch’era pretore l’anno della venuta, e della coronazione del re Carlo.
| |
Benedetto XIV Palermo Scordia Italia Gaetano Bonanno Francesco Bonanno Cattolica Carlo
|