(2419) Reg. del proton. dell’an. 1754.1755, II. indiz. pag. 137.
(2420) Hor. Serm. lib. I, sat. I.
(2421) Chiamansi protettori dei monasteri coloro, che le nuove badesse scelgono, affinchè, durante il loro governo, difendessero gl’interessi de’ medesimi, e ne guidassero ancora la economia. Ogni monistero ha il suo protettore, che suol’essere o un cavaliere, o un ministro.
(2422) La maggior parte delle monache di Palermo è della più cospicua nobiltà, la quale perciò prendea interesse nelle loro inquietudini, molto più ch’elleno si erano dichiarate di voler ritornare alle loro case, credendo nulla la loro professione, che fatta aveano sul piede delle consuetudini, ch’erano ne’ loro monasteri; ragione insussistente e vana, ma che potea inquietare le famiglie. Accrescea lo scompiglio la risoluzione della maggior parte de’ confessori, che tenendosi offesi della minacciata sospensione, si negarono di volere più andare ad ascoltare le confessioni delle medesime.
(2423) Molte satire furono allora fatte dagli oziosi, contro lo arcivescovo, che correvano per le mani di tutti, alcune delle quali ferivano la riputazione di questo per altro benemerito prelato. Vi furono però de’ giudizii ragionati, che mostravano quanto fosse stato irregolare per le censure appostevi lo editto arcivescovale.
(2424) Reg. dell’uffizio del prot. dell’anno 1757.1758, VI ind., vol. I, pag. 1.
(2425) Reg. del prot. dell’anno 1757.1758, VI indiz., vol. II, pag. 133.
(2426) Il rifacimento della moneta prescritto dalla corte, sebbene si fosse fatto sperare di ora in ora, non venne mai a fine, e continovano a correre le stesse once, che nella prova fatta furono trovate mancanti; e ciò che arreca la maggior meraviglia, egli è, che le medesime corrono liberamente nel commercio, senza che i mercadanti pretendano alcun ristoro nel prenderle, anzi sono avidamente ricercate dai negozianti, in guisa che oggi il nostro regno se ne trova quasi interamente privo.
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