Pagina (1202/1333)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questa diminuizione però non dovrebbe essere sempre la medesima, ma regolarsi a misura dei prezzi. Se il popolo vedesse in qualche anno accresciuto il pane, non farebbe degli schiamazzi, quando lo vede impicciolito. Il male è che trovandosi una volta diminuito, non si augumenta mai più.
      (2475) La massima delle cagioni, per cui è mancato il bestiame da macello, nasce dai vantaggiosi prezzi dei grani. Questi hanno fatta crescere la semina, e mancare perciò gli erbaggi, i quali divenuti rari, costano caramente; e quindi coloro, che aveano delle mandre, hanno amato meglio di levarle, e di applicare i loro capitali in ciò, che recava anche maggior profitto. Hanno conferito alla mancanza del bestiame i così detti corpi lucrosi, i quali avendo il privilegio di macellare vacche, uccidono le utili madri; espediente preso ancora talvolta dal senato nelle urgenze, nelle quali si è trovato. Fa pietà il vedere spesso al macello le vacche, che portano in seno il loro feto.
      (2476) Dispiaciuti alcuni nobili di questo bando, dimandarono al vicerè, che l’affare si esaminasse legalmente, ciò, ch’egli non potè negare. Ne fu fatta la causa dalla gran corte, che divenne una causa di stato per il prodigioso numero dei cacciatori, che a folla corsero al real palagio, per sostenere il possesso, in cui erano. La sentenza non fu loro interamente favorevole, essendo stato vietato di potere andare a caccia in certi siti; ma nondimeno continuarono eglino ad usare di quella libertà, di cui aveano sempre goduto: nel che erano tacitamente sostenuti dal governo, rincresciuto che si fosse ricorso contro le sue determinazioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





Dispiaciuti