Mancando un orto botanico, cotanto necessario per la cognizione delle piante, e delle erbe, S.E. il principe di Caramanico nostro vicerè, ottenne, come altrove fu detto, dal re considerabili somme, per cui oggi questa opera è presso alla sua perfezione, e si ammira da tutti gl'intendenti, come la più pregevole d’Italia. Desideravansi per le osservazioni degli astri una specola, e gl’istromenti necessarj per essa; fu perciò dal vicerè, e dai diligenti deputati spedito a spese della deputazione in Parigi, ed in Londra il p. Giuseppe Piazzi teatino, pubblico professore d’astronomia, il quale dopo due anni di dimora fatta in quelle università, si restituì a Palermo, traricco di macchine, e telescopj lavorati dai più eccellenti artefici, e immediatamente colla di lui assistenza si è innalzata nel regio palagio la bramata torre per le osservazioni astronomiche, dove giornalmente vi si fanno delle utilissime scoperte, per le quali in breve avremo anche noi l’Efemeridi Celesti. Mancano tuttavia alcune cattedre necessarie, e sopratutto un campo agrario, ma speriamo, che i buoni uffizi di chi ci governa, e la innata generosità dell’invitto Ferdinando III. porteranno alla desiata perfezione questa interessantissima istituzione. Non dobbiamo in questo luogo neppure omettere la lode, che devesi alle beneficenze di questo padre dei suoi popoli, il quale per dare anche a quei giovanetti, che non possono attendere interamente alle scienze, il modo di dirozzarsi, ha loro somministrato il soccorso delle scuole Normali, alle quali con tanto zelo presede il dotto signor Giovanni Agostino de’ Cosmi canonico della chiesa vescovale di Girgenti.
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