(2487) Gli uffiziali si esibirono di servir gratuitamente il pubblico, mostrando di essere animati da uno spirito patriotico; ma queste prime tenerezze per la patria col tempo cominciarono a perdere della loro forza, e tediati di dovere faticare senza profitto, non invigilarono, come era conveniente, al loro incarico.
(2488) Contavansi intorno a 82 anni, che non vi era memoria, che alcuno fosse stato decapitato, essendo, secondo i registri della compagnia de’ Bianchi, accaduta l’ultima decapitazione l’anno 1689, essendo superiore della compagnia il principe di Buonriposo. Perciò non vi era verun vestigio nelle carceri, dove si conservano gli strumenti per i gastighi, di quelli, che servivano a decollare, e quindi fu d’uopo di preparare tutto di nuovo, e di farne la prova per osservare, se la mannaia scorrea liberamente, e collo empito, che si ricerca, prima di esporre questo sventurato ad aver mozzata la testa. Non mancarono molti di crederlo innocente; e coloro, che ascoltarono le sue confessioni negli estremi momenti, attestano tuttavia ch’egli non fu mai reo di questo delitto, che non potè neppure commettere, giacchè era lontano dodici miglia dal luogo, dove fu ucciso il Grimaldi, nel giorno, che successe questo assassinio; ma la sua confessione, tratta forse dai tormenti, era bastante a legittimare la sentenza dei giudici, e la fermezza del vicerè nel negarsi di volere accordare la grazia.
(2489) Lieto Ferdinando III. per questo primo parto della regina, accordò molte grazie ai suoi fedeli vassalli, cingendone molti del cordone di s. Gennaro, promovendo altri all’onore di gentiluomini di camera, ed altri a diversi gradi militari.
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