48.
(2530) Libro di proviste del senato di Palermo degli anni 1773.1774, fog. 97.
(2531) Libro di proviste del senato di Palermo degli anni 1773.1774, fogl. 97.
(2532) Stiede lunga pezza dubbioso il senato, se dovesse accompagnare con sua carta la supplica dei consoli. Temeasi a ragione, che eglino sarebbono comparsi bilingui presso locchiuto marchese Tanucci, avendo presenti i ricorsi, che aveano antecedentemente i collegi delle arti fatti al re contro la prepotenza del Fogliani, e contro la protezione accordata da questo vicerč ai nemici della patria, per i quali fino dai 7 di dicembre erano stati incaricati il presidente del patrimonio Giuseppe Leone, e il consultore Diodato Targianni, di verificare quanto i consoli aveano esposto: quando allo incontro nel consaputo memoriale era il Fogliani dipinto per il governante il pių giusto, e il pių amante del pubblico bene. Nondimeno si determinō il pretore coi senatori di agevolare questo affare, lusingandosi che il re, vedendo questa sommissione, si sarebbe indotto ad accordare il bramato perdono.
(2533) Non fu ricevuto, come era dovere, dal vescovo di essa cittā, Mr. Gioachino Castelli. Questo prelato, avendo avuto ordine dal re di cedere il luogo nel parlamento allarcivescovo di Messina, Mr. Scipione Ardoino, chera venuto col vicerč, per non pregiudicare il suo grado, toccando a sč il presedere nella generale adunanza del regno, non si fe trovare in Cefalų, ma si trattenne a Polizzi, dove per altro avea da molto tempo fermata la sua abitazione.
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