La corte credette, che non si unisse bene questo carattere in uno ecclesiastico. Ma di poi ha cambiato sentimento, e noi abbiamo veduto Mr. Ferdinando Sanseverino l’anno 1785 presidente del regno, e insieme capitano generale.
(2539) Fra le composizioni fatte in sua lode, fuvvi una ode stampata per i torchi di Gaetano Bentivenga, il di cui autore parlava assai liberamente della sollevazione del popolo, contro il divieto, ch’egli stesso ne avea fatto, mentre era governatore interino, con suo proclama pubblicato in Palermo ai 20 di ottobre 1773. Perciò questo adorabile prelato, chiamato a sè l’autore, lo rimproverò acremente della disubbidienza usata verso le pubbliche leggi, e gli ordinò che ne ritirasse tutti gli esemplari, risoluzione che fu universalmente applaudita.
(2540) Capitoli, ed ordinazioni della felice città di Palermo, P. IV, f. 242.
(2541) Libro di proviste del senato di Palermo degli anni 1774.1775. f. 69.
(2542) Non vi ha dubbio che la città fu libera dai ladronecci, e dai delitti, finocchè i collegi delle arti la custodirono la notte; e bisogna convenire che i furti, e i misfatti, che si udirono dopo che cessarono le ronde degli artisti, non si udivano allora. Nondimeno dobbiamo confessare ch’era cosa pericolosa il lasciare la forza nelle mani del popolo.
(2543) Anticamente, quando le ronde si faceano da’ birri, gli artisti, in luogo de’ quali entrarono, li mantenevano per questa fatica, ch’eglino allora ricusarono; e perciò ogni consolato pagava agli stessi quattro oncie all’anno.
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