E però senza alterarsi le leggi di cotesto regno quando mai ve ne siano specificamente su questo assunto, comanda, e vuole la prelodata M.S., che quanto si è stabilito, e determinato per questo di Napoli cogli enunciati reali dispacci debba valere anche in Sicilia all’uso più opportuno nella decisione delle pendenze dei ricorrenti, ed in tutte le occorrenze, che possono contribuire al vantaggio, e sollievo di cotesti suoi fedeli ed amati sudditi. Tutto di sovrano comando partecipa all’E.V. il supremo consiglio delle reali finanze, trasmettendole i sopra cennati esemplari pell’adempimento, ed uso, che risulta.”
      (2574) Piano d’istruzione per eseguirsi nel regno di Sicilia la nuova numerazione delle anime e l’estimo generale di tutti i beni, domandata dal parlamento ed ordinata dal re per equilibrare i pesi dello stato sopra tutti i cittadini. – A 3 gennaro 1789.
      (2575) Prammatica del 20 giugno 1789. – Vill. Diar. vol. 16, p. 203.
      (2576) Prammatica del 4 maggio 1789. – Vill. Diar. vol. 16, pag. 197.
      (2577) “Io sono in Francofort, e starei meglio in casa mia. Non ho avuto giorno più felice di quello in cui intesi la risposta datami dal Parlamento dei miei cari Siciliani. L’Imperatore mio cognato ha fatto tradurre il detto Parlamento in lingua alemanna per far vedere a’ suoi sudditi la maniera con cui si deve rispondere al suo Re.
      “Qui si è fatta la coronazione con tutta la pompa. Vi hanno assistito principi, principoni, e principotti. Io pago mille ducati al giorno per la porzione della locanda.