Fino alla formazione di questo trattato, le relazioni commerciali e consolari saranno reciprocamente ristabilite tali quali erano avanti la guerra.
      “12. A norma dell’articolo 6 del trattato conchiuso all’Aja ne’ 16 maggio 1795, la medesima pace, amicizia e buona intelligenza stipulata col presente trattato fra S.M. il Re delle Due Sicilie e la Repubblica Francese, avrà luogo fra la predetta M.S. e la Repubblica Batava.
      “13. Il presente trattato sarà ratificato, e le ratifiche verranno cambiate nel corso di 40 giorni per tutta dilazione, da contare dal giorno della firma.
      “In Parigi li 10 ottobre 1796, anno V. della Repubblica Francese una ed indivisibile.
      “ (L. S.) Il principe di Belmonte Pignatelli.
      “ (L. S. S.) Carlo de la Croix.
      “Il presente trattato è stato ratificato da S. M. Siciliana li 3 novembre 1796, e precedentemente era stato ratificato dal Corpo Legislativo in Parigi li 3 Brumaire dello stesso anno, che corrisponde alli 24 ottobre 1796, il cambio delle rispettive ratifiche avendo avuto luogo in Parigi tra il principe di Belmonte plenipotenziario di S.M., e Monsieur de la Croix ministro delle relazioni esteriori li 20 novembre 1796.”
      (2589) “Il Re avendo veduto con particolare soddisfazione lo stato che mi sono fatto un dovere di porre sotto i suoi occhi delle somme di danaro rimesse da codesto regno al regio erario dal mese di settembre 1795 sin oggi nella somma di ducati 3,700,000 circa, oltre quelle inviate al caporuota Bisogni, per impiegarsi nell’imprestito del milione; mi ha ordinato di far noto a V.E. il pieno ed esteso sovrano suo gradimento per la lodevole, energica, e sommamente esemplare condotta, zelo, ed attaccamento, dimostrato da’ fedeli suoi vassalli e sudditi della Sicilia nel corso della guerra alla sua real persona, alla patria ed al decoro e sostegno del trono, con esser concorsi alla difesa della religione e de’ due regni, non tanto con uomini che con danari e somma alacrità. In vista di ciò vuole S.M. che V.E. manifesti autenticamente ne’ modi i più plausibili il vero senso della sua real compiacenza a codesta brava nazione siciliana, a’ ministri capi di dipartimento, ed ai cospicui vassalli che con tanta distinzione ed ottima volontà hanno contribuito alla dignità della Real Corona ed all’onore nazionale.