Ed io partecipo a V.E. questa sovrana clementissima dichiarazione per farsi nota ai fedeli vassalli e sudditi di S.M. la premura e l’affetto veramente paterno col quale il re rimira questo regno, e il desiderio che nutre di venire a felicitarlo con la presenza della sua real persona e famiglia tosto che le circostanze glielo permetteranno. Delle quali benignissime ed affettuosissime sovrane disposizioni, io mi congratulo cordialmente non solamente con la felicissima capitale, ma con tutto il regno e la fortunata nazione siciliana ec. Al Senato di questa capitale – L’arcivescovo Lopez presidente”.
(2592) Vill. Diar. vol. 21, p. 196.
(2593) Vill. Diar. vol. 21, p. 210.
(2594) Vill. Diar. vol. 21, p. 214.
(2595) Locuzione fatta dall’illustrissimo e reverendissimo monsignor D. Alfonso Airoldi arcivescovo di Eraclea, giudice della real monarchia ec., e capo del braccio ecclesiastico nella solenne apertura del general parlamento – a dì V settembre MDCCXCVIII. – “Se negli avvenimenti lieti o infelici che sieno, principe eccellentissimo, sogliono gl’individui delle famiglie riunirsi tra essi, o per felicitarsi, o per costringere le rispettive loro forze e i consigli per confortarsi nelle torbide anziose sollecitudini, e provvedere ai pericoli, qualunque ella sia la causa, per cui ci ha V.E. in questo giorno adunati, certo è che si propongono assunti gravissimi e di somma importanza per tutta la nazione. Imperciocchè sebbene questa abbia ragione di riposarsi sulla fede dei trattati provvidamente conchiusi da S.M., pur non ostante un’interna voce avvertendola che la stabilità delle umane cose, che i movimenti di popoli estranei, che le licenziose maniere che talvolta si mischiano negli atti degli stessi amichevoli offici, o che altre male avventurose occorrenze possono disturbare l’ordine e la tranquillità; con saggia prudenza consiglia di preparare espedienti, come se si trattasse di tempi dubbiosi e difficili.
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Senato Lopez Vill Vill Vill Locuzione Alfonso Airoldi Eraclea
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