“Duole sì bene a questa nazione, più ora che in altro tempo che per i non indifferenti sforzi già fatti, e per lo ristagno dei suoi prodotti, e la poca ubertà delle stagioni, sieno le sue forze divenute assai tenui, e certamente non pari ai suoi desiderj; pure, quali si sieno le angustie e le circostanze dei tempi, ho ragione di compromettermi a V.E. che il regno tutto sarà per dare immancabilmente novelli argomenti di sua generosità, perchè l’augusto sovrano voglia applicarli al bene della pubblica causa, e in vantaggio di questi popoli non immeritevoli.
“Certamente questo parlamento, che conterrà il massimo degli sforzi, farà un’epoca gloriosa nei luminosi annali di S.M., segnalerà i faustissimi auspicj del governo di V.E. per la confidenza dei popoli, che si abbandonano interamente alla direzione delle chiarissime vostre virtudi, e sarà un monumente perpetuo della fedeltà, devozione, ed ossequio della nazione Siciliana inverso l’augusto Ferdinando III. suo sovrano che Iddio conservi e feliciti.”
(2596) La storia serba i nomi dei sette che votarono la rappresentanza, e dei cinque dissenzienti. I primi furono i principi di Pantelleria, del Cassero, di Torremuzza, il marchese Berenati, il cavaliere Palermo, l’abate Luigi Moncada, il maestro cappellano Giacomo Calderone; i secondi furono monsignore Airoldi, il vicario generale Serio, i principi di Paternò e Valguarnera, Antonio Paternò Manganelli.
(2597) Questa statua opera dello scultore Gaetano Siracusa fu terminata e collocata al suo posto nell’anno 1799 con la seguente iscrizione:
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Duole Certamente Siciliana Ferdinando III Iddio Pantelleria Cassero Torremuzza Berenati Palermo Luigi Moncada Giacomo Calderone Airoldi Serio Paternò Valguarnera Antonio Paternò Manganelli Gaetano Siracusa
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