In nome di S.M. comunico ec.” All’eccmo. principe di Luzzi. – Il capitan generale D. Giovanni Acton. – Palermo 11 febbraro 1799.
(2600) Corse voce, a dimostrare l’ostinazione del Lopez, che egli rispondesse a chi parlavagli di renunzia con le iniziali delle parole Jesus Nazarenus Rex Judeorum, traducendole in questo significato: Io non rinunzierò in eterno.
(2601) Trattato di tregua stabilita e conchiusa tra S.M. il re delle due Sicilie, e S.E. il felice Kamuda bassà bey di Tunis.
“Sua Maestà il re delle due Sicilie avendo spedito presso di S.E. Kamuda bassà bey di Tunis l’illustrissimo signor D. Emmanuele Parisi suo regio commissario per trattare e concludere una tregua tra i regni delle due Sicilie e la reggenza di Tunis, dopo avere il sudetto illustrissimo sig. Parisi presentate le sue credenziali, e fatti riconoscere i suoi poteri, e dopo avere tenute delle conferenze amichevoli, sono convenuti delli punti e articoli seguenti, che compongono il presente trattato.
“Art. 1. Resta accordata e fissata una tregua tra le alte parti contraenti per tutto il tempo che durerà la presente guerra che hanno con la Francia, e questa tregua riguarderà li fedeli sudditi dei regni delle due Sicilie.
“2. D’ora in poi, e sino al cessare della guerra con la Francia, gli armamenti tunisini rispetteranno tutti i bastimenti coperti dalla bandiera di S. M. siciliana, e non li molesteranno in alcuna maniera.
“3. I medesimi bastimenti siciliani e napolitani, come anche i sudditi di S.M. il re delle due Sicilie potranno nel tempo della presente tregua liberamente commerciare, navigare e dimorare nei porti e paesi del dominio tunisino, dove sogliono frequentare i Cristiani, senza che loro sia e sarà causato il benchè minimo danno, impedimento e molestia.
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