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      “2. Che riducendosi a metà la somma delle onze 14.880 che si crede necessaria per la riparazione delle case appartenenti ad individui inabili, e sparse in tutta l’estensione dei comuni, debbano mettersi nello stesso tempo alla disposizione dell’intendente le resultanti onze 7,440, perchè faccia con eguale prontezza riparare le case dei più miserabili, e presti de’ soccorsi, che gli verranno dettati dalla sua avveduta prudenza, a que’ possessori di casamenti, che sebbene meno indigenti, abbiano bisogno d’essere animati, e soccorsi negli sforzi ch’essi faranno per riparare i loro edifizii.
      “3. Che pel pagamento dell’espressate due somme, le quali formano onze 21,565, non debba farsi veruna imposta a’ dazii, volendo S.M. che le medesime siano prese dalle onze 26,000 portate nello stato discusso della prossima passata indizione sotto le due rubriche di spese diverse, e di spese straordinarie non prevedute ec.
      “4. Che siccome sulle dette onze 26,000 potrebbero trovarsi fatti precedentemente altri esiti, così debbano esser versate per la causa anzidetta tutte le somme che dalle dette due rubriche avanzano, prendendosi il dippiù sino alla concorrenza di onze 21,565 dall’economie che avran potuto esser fatte sullo stato discusso, e dagli aumenti non preveduti degl’introiti.
      “5. Che qualora cotesta tesoreria non possa prontamente per mancanza di fondi far versare nelle mani dell’intendente di Catania le anzidette onze 21,565, debba V.E. proccurare che venga fatto alla tesoreria un impronto o da pubblica amministrazione o da particolari.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





Catania