“Art. 6. L’abolizione del computo indizionale non impedirà che nelle convenzioni possano i contraenti riportarsi all’anno colonico o convenzionale colla indicazione del mese e del giorno dell’anno civile in cui principia, e del mese e del giorno dell’anno civile in cui finisce.
      “Art. 7. Non ostante l’abolizione del computo indizionale, le soggiogazioni, saranno soddisfatte come per lo passato, ne’ mesi convenuti, e colle dilazioni sovranamente accordate; in guisachè l’abolizione dell’indizione, e il nuovo metodo di computarsi esclusivamente negli atti pubblici l’anno civile non arrecherà nè alcun vantaggio nè alcun pregiudizio, nè ai creditori nè a’ debitori.
      “Vogliamo e comandiamo che questa nostra legge da noi sottoscritta, riconosciuta dal nostro consigliere e segretario di stato ministro cancelliere, e registrata e depositata nella cancelleria generale del regno delle due Sicilie, si pubblichi colle ordinarie solennità per tutto il detto regno per mezzo delle corrispondenti autorità, le quali dovranno prenderne particolar registro, ed assicurarne l’adempimento.
      “Il nostro ministro cancelliere del regno delle due Sicilie è particolarmente incaricato di vegliare alla sua pubblicazione. Napoli 11 novembre 1818. – Firmato Ferdinando.”
      (2641) Bianchini Storia Economico-Civile di Sicilia, vol. II, par. IV, cap. 2. – Palermo – stamperia di Francesco Lao.
      (2642) “Istruzioni – S.M. le cui provvide cure sono rivolte alla riforma dei diversi sistemi della pubblica amministrazione di questa parte dei suoi reali dominii, sulla considerazione che ogni buon ordine amministrativo dipenda principalmente da una saggia distribuzione degl’impieghi ha veduto colla sua saggezza che a misura che le riforme amministrative e giudiziarie avranno luogo, dovranno tutt’i poteri rientrare nel di loro centro, e che per conseguenza gl’impieghi e gli officii ch’emanano dalla organizzazione dei novelli sistemi dovranno esser provveduti in persone fornite di corrispondente attitudine al loro disimpegno di morale e di pubblica opinione.