Suave mari magno, turbantibus æquora ventis,
E terra magnum alterius spectare laborem;
Non quia vexari quemquam est jucunda voluptas,
Sed, quibus ipse malis careas, quia cernere suave est.
Suave etiam belli certamina magna tueriPer campos instructa, tua sine parte pericli.
LUCRET. LIB. II.
NEL MDCCLXXXII.
Olli subridens hominum; rerumque repertor
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Sermonem Ausonii patrium, moresque tenebuntUtque est nomen erit.
Virgil. Æneid Lib. XII.
AL LETTORE
Un irresistibile comando ha prodotta quest'Opera. Fu fatta quasi senza ajuto di libri, in così breve tempo, che darebbe sentore di millanterìa il dirlo, e da chi era tra molte nojose occupazioni distratto. Niuno più dell'Autore stesso conosce quanto perciò sia riuscita imperfetta. Se taluno biasimerà, che così sconcia qual ella è, siasi data alle stampe, ne punisca, se vuole, la presunzione colla sola regolare, e concessa vendetta di non comprarla; ma sappia buon grado all'intenzione dello Scrittore d'aver col suo esempio incitati gli uomini dotti a trattare compiutamente una materia divenuta oggi importantissima, e che non può dissimularsi d'essere stata soverchio da' maestri tutti del Dritto publico negletta, e dimenticata.
PREFAZIONE
I doveri de' Principi sia nell'interiore governo delle loro Signorìe, o sia rispetto agli altri Principi vicini, e indipendenti, sono stati dagli scrittori sotto due diversissimi aspetti riguardati.
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Ausonii Lib Opera Autore Scrittore Dritto Principi Signorìe Principi
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