Vedrassi come non attendendo alla varia natura de' trattati, e non avvertendo ai trattati ineguali ha abbagliato. Vedrassi la superfluità de' nomi mal imaginati, delle espressioni ambigue, e delle distinzioni non esistenti che usa, e gli errori a cui lo conducono. Il confutarlo sarebbe ora in me una non men viziosa superfluità.
CAPO V
De' trattati di neutralità, e de' doveri, che seco traggono.
Il discorso del precedente capo si concatena visibilmente con quello delle neutralità, che vengono promesse, e stipulate con pubblico, o con segreto Trattato: ed avendo diggià fatto avvertire, che convien distinguere tra i trattati eguali, e i diseguali, di ambedue ora partitamente favellerò.
Si contrae un trattato eguale tra Principi, che diggià vivevano in amicizia, e per ristringerla, e slontanar sempreppiù ogni causa di raffreddamento, l'uno invita l'altro a consegnare alla stabilità, ed alla chiarezza delle voci scritte, e consegrar col rito del giuramento, e colla publicità dell'atto, quelle condizioni, ed articoli, che stimansi confacevoli a trar vantaggio, ed a render perpetua la pace. Possono aver riguardo somiglianti trattati ad ogni spezie di materie, ed essere o di commercio, o di confini, o di consegna de' delinquenti, o di abolizione di antichi statuti onerosi, come sarebbero i dritti di Brisage, d'Aubaine, di Valimento, o di tutt'altro, E quindi ad ogni Sovrano, che secondo le teorie da me stabilite di sopra, è in libero dritto di risolversi a restar nella neutralità quando vede disgraziatamente acceso il fuoco della guerra tra Principi egualmente suoi amici, sarà lecito di prometterla, e stabilirla con un trattato; e quantunque non sia ciò necessario a goderne i dritti(77) non è però in tutto opera inutile, e vana.
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Trattato Principi Brisage Aubaine Valimento Sovrano Principi
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