Pagina (66/527)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Sono oltracciò assiepati, e cinti dagli stessi cortiggiani. Quello Stato separato appartenente all'un de' due, ove non si fa residenza, rimane come negletta provincia, e gl'interessi di esso sono meno riguardati. Pochi di là vengono alla corte per occuparvi cariche; vinti dal maggior numero; chiamati sempre stranieri; guardati con ritrosia, finiscono con dimenticar la patria, ed acquistar le abitudini, le passioni, gl'impegni del luogo ove dimorano. Vi è per ultimo e nel marito, e nella consorte la potentissima natural considerazione, che que' dominj da essi per distinto titolo posseduti vanno a congiungersi, e riunirsi tosto nella lor prole; onde è, che essi non gli riguardano più come separati, ma come riuniti, tanto son vicini ad esserlo.
      Quantunque io abbia detto di sopra, che generalmente parlando era da presumersi l'unione de' sentimenti nel marito, e nella moglie rispetto alle guerre, alle paci, ed alle più gravi risoluzioni, pure non negherò esservi talvolta casi particolari, ne' quali or la notoria alienazione degli animi, or la diversa residenza, or la mancanza d'ogni prole, cosicchè siano diversi, e distinti i chiamati alle successioni di ciascun de' conjugi, or in fine altre circostanze fanno sparire quella legale presunzione, che sola poteva autorizzare la communion delle ostilità, anzi dan luogo alla presunzione contraria.
      Ha veduto anche l'età nostra il caso d'una Sovranità del marito restata neutrale in mezzo all'accanita guerra mossa contro tutt'i dominj della consorte, senza che s'incontrasse ad esservi neppur una delle eccezioni, di sopra rammentate: giacchè sommo era l'amore tra' conjugi, una la residenza, numerosa la prole, comuni gl'interessi, e unite le intenzioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





Stato Sovranità