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      Concluderò adunque il presente capo con dire essere assai più virtuoso consiglio manifestar la perfetta neutralità, l'imparzialità, l'amicizia, l'amore del bene della spezie umana col ricusare fermamente, potendolo, l'ingresso ne' proprj dominj ad ambedue le armate de' guerreggianti, che non con accordarlo: ed alla fine si troverà, che quella prima apparente durezza avrà servito meglio a conservar la buona armonia tra' due Sovrani(243), che non l'avrebbe mantenuta la pericolosa condiscendenza, e facilità d'un libero transito dato alle armate.
     
     
     
     
      CAPO VIII.
     
      Del dritto d'asilo, e di protezione competente ai Sovrani neutrali nel loro territorio, e de' doveri, che quindi sorgono.
     
      Il dritto supremo di ciascuna indipendente Società politica sul suo territorio è quello stesso, che la totalità della spezie umana ha su tutta la terra(244). Egli è dunque un dritto sommo, assoluto, incomunicabile per essenza sua(245), ed impossibile a cedere, o rinunziare. Perciocchè se non fosse tale implicherebbe ne' termini suoi la proposizione, e o non vi sarebbe più corpo di Società politica, o non sarebbe più indipendente, e distinta, ma sarebbe parte d'un'altra. Sommo e sopra ogni confine convien ben ch'egli sia, poichè contiene in se il massimo de' dritti umani, cioè quello della propria conservazione.
      Ed a voler profondamente meditare, e ricercar l'essenza del dritto territoriale d'ogni Sovranità, si troverà non esser altro, che un obbligo, e dirò anche un contratto di risponsabilità(246) di quanto avviene sù quel tale dato, e circoscritto territorio.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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