Quindi non vi è sorte di onori, di riguardi, di carezze, di distinzioni, che non s'accordino loro; ma neppur in questo sono singolari, giacchè la persona d'ogni ospite innocuo è sacra, e merita la più distinta custodia, e protezione presso i popoli seguaci de' sentimenti della virtù, e dell'umanità(260).
Se dunque in verun aspetto incontrasi una singolarità ne' privilegi degli ambasciatori, non sò veder da qual fonte potria trarsi giusta pretensione di voler, stando in un paese neutrale, servir il loro Principe, a segno di tentarvi cose offensive, e dannose al di lui nemico, e contrarie in conseguenza alle massime di neutralità del Sovrano territoriale. Non può esser stata questa mira compresa tralle loro incombenze di palesarsi al Principe neutrale, a cui son spediti. Un legato non ha carattere se non che rispetto a colui, a cui va, nè può aver altre legitime commissioni se non se verso di esso. Dunque riman chiaro, che della condotta tenuta da un legato d'uno de' belligeranti residente presso un neutrale, che fosse altamente offensiva dell'altro, il Sovrano neutrale è risponsabile al pari, che se si trattasse di cose fatte da qualunque privato straniero dimorante sul suo Stato. È sempre in dritto di lagnarsene col di lui Sovrano, e dimandare un riparo, e non ottenendolo dee obbligar il legato ad uscir dal suo Stato, e se nol fà dà giusto motivo all'altro guerreggiante di cominciar le ostilità contro lui(261). Invano opporrebbe esser la persona di lui santa, ed inviolabile. Questo dritto non impedisce, che non possa decentemente farlo accompagnar fino ai confini, ed uscir dal territorio, nè questo è un violar la sua persona.
| |
Principe Sovrano Principe Sovrano Stato Sovrano Stato
|