La ragione è sempre la stessa, cioè, che al dritto di responsabilità non può verun Sovrano rinunziare essendo un costitutivo dell'essenza della Sovranità(264); e perciò chi non osserva la neutralità adottata dal Sovrano del territorio, quando ivi dimora, può ben dirsi, che direttamente offenda lui, e contravvenendo alle sue leggi, l'espone al risentimento dell'altro Principe suo amico.
Conchiudasi dunque con una teoria generalissima incapace d'eccezione, che a qualunque persona esistente dentro il territorio d'un neutrale, se vi si trova con deliberato animo di voler per l'avvenire osservar la neutralità (checchè siasi degli atti precedenti, e passati) compete pienamente la protezione, la sicurezza, l'asilo. Deve il neutrale darlo; deve ciascun de' due guerreggianti rispettarlo. Ma se la persona, che s'incontra a dimorare, o ad attraversar il territorio del neutrale non ha deposto l'animo ostile, e continua nell'intenzion d'offendere, e di guerreggiare, non gli compete nè protezione, nè asilo, non è tenuto il neutrale ad accordarlo; non sono obbligati i guerreggianti a farlo valere(265).
Ciò, che io dico delle persone si applica egualmente alle cose inanimate, delle quali la destinazione si può equiparare alla intenzione, ed alla volontà, e può in certo modo chiamarsi la loro materiale intenzione. Se le cose inanimate avranno destinazione agli atti ostili, quali sarebbero le armi, le munizioni da guerra, gli attrezzi d'artiglieria, sono escluse dal poter goder protezione, ed asilo, finchè non se ne cambiasse la destinazione; le altre cose poi tutte, quantunque appartenenti ai nemici, se sono d'innocente, e non offensiva utilità godono la protezione territoriale.
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Sovrano Sovranità Sovrano Principe
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