Così penseranno gli uomini felici nel loro ristretto, e vecchio sapere: ma io non ho potuta trapassar una questione, nella quale celeberrimi giuspublicisti il Grozio, il Barbeiraak, il Volfio, il Vattel con innumerabili loro compagni, o seguaci (tra' quali con rincrescimento incontro l'ombra d'un mio amico di fresco defunto, e di cui compiango amaramente la perdita(281)) tutti chi con maggiore, e chi con più limitata estensione di condizioni hanno insegnato il contrario, e lo han profferito senza ribrezzo.
Quegli, che ha data la maggiore estensione alla nuova dottrina è il Volfio, essendo giunto a dire, che non nel solo caso di guerra, e di necessità, ma generalmente ogni nazione abbia dritto di forzarne un'altra a venderle a prezzi equi quel, di che essa ha bisogno, e colei non ne ha(282). Non ebbe, per vero dire, il coraggio (tanto dovette esserne il suo interno rimorso, e lo scorno) di profferir rotondamente, che a quest'atto si potesse usar la forza, ma l'ha lasciato intendere soggiungendo, che v'era il dritto di comprare da chi non volesse vendere, e non vi era quello di vender per forza a quelle genti, che non consentissero a comprare. Io non farò il torto ai miei lettori di trattenergli a sentir confutare siffatte mostruosità. Quel, che dirò di quì a poco basterà a rischiarare le tenebre volute spargere sù questa quistione confondendo i varj casi, e le diverse circostanze.
Ora non interompendo il discorso dico, che il Grozio, ed altri con lui non vanno tanto in là fino a sostener una massima così strana, come è la insegnata dal Volfio, massima, che per verità tra tutte le violazioni di dritto (che sono tante), delle quali faccia menzione la storia, io non sò ricordarmi di verun popolo così barbaro, o di Sovrano così ingiusto, che su' suoi vicini amici l'abbia a sangue freddo giammai adottata, e praticata.
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