Naturalmente l'umana libertà è sacra, e quantevolte non ne derivi una enorme ed insopportabile inumanità, niente può opporsi alla libertà de' contratti.(290)
Il prezzo adunque di rigorosa giustizia merita la precedenza, e deve aver luogo, e sostenersi in tutti i casi all'infuori di due soli, cioè o nel caso, che della libertà si abusasse fino all'eccesso della crudeltà, o pur nel caso, che (come dicono i giuristi) res non esset integra(291). In questi due soli casi cessa quel prezzo, e sottentrano i due altri con questa distinzione, che laddove si tratti tra popolo e popolo diversi, e indipendenti tra loro ha luogo il prezzo di naturale equità, ma se si tratta tra due privati della stessa nazione può aver luogo il prezzo d'equità civile. Nè l'uno nè l'altro poi sono da ammettersi quando l'occupazione, o il danno dato han preceduto al contratto, ma solo vi ha luogo il prezzo di compensazione.
Il prezzo di naturale equità ha luogo quando sia necessario ad una nazione corriggere l'inumanità, e la durezza delle domande de' venditori sudditi d'altro Sovrano. Avendo però io già più volte avvertito di sopra esservi negli obblighi d'umanità grandissima varietà di gradi, e l'infimo esser quello, che congiunge due uomini col solo vincolo della rassomiglianza della spezie, dico, che sarebbe indoveroso il pretender da un popolo straniero tante agevolezze quante se ne possono sperare da un alleato, ed egualmente eccessivo sarebbe esiggerne da' popoli amici ed alleati tante quante dagli stessi concittadini.
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Sovrano
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