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      Perciocchè o le merci eran già contrattate tral negoziante neutrale, e colui a cui spedivansi, e col frastornarle dal loro cammino, ed impadronirsene si viola, e si rompe un contratto già concluso tra due, che avean piena libertà e dritto di convenirlo; e questa è atroce violenza; o se mai erano spedite senza precedente convenzione di vendita, e, come suol dirsi, all'avventura, in questo caso a non voler fare ingiuria convien pagarle a quel più alto prezzo, che per un felice incontro potevano ritrovare; perchè chi interrompe senza dritto un legitimo atto altrui, è tenuto a quanto di discapito possa a quegli provenirne(302). Ecco ciocchè insegna la ragione a tutti i mortali: forse la forza ispirerà diversamente ai potenti, ed agli eroi guerrieri. Ma lascisi il codice delle leggi di costei agli Arabi, agli Unni, ai Cannibali, e vagliami non averla mai neppur rammentata in questa opericciuola mia.
      Basti questo aver detto delle vendite, alle quali forzosamente sono astretti talvolta i neutrali da' guerreggianti, de' danni ricevuti, e del prezzo di rifazione di essi.
     
     
     
      III.
     
      Dell'occupazion delle fortezze de' neutrali.
     
      Non è lo stesso il semplice transitare un'armata sul territorio neutrale, e l'occuparne le piazze, e i luoghi forti per natura, o per arte mettendovi guarnigione: imperciocchè de' modi, e delle condizioni del transito si danno da tutti gli autori per modello le proposte da Mosè agl'Idumei, e agli Amorrei, di non uscir cioè dalla via publica mai, di non fermarsi, e di pagar a giusto prezzo tutto il bisognevole.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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