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      Era da credere adunque (e chi non se ne sarebbe lusingato) che agli sventurati neutrali tanto malmenati da' giuspublicisti sostenitori del dritto insito ne' guerreggianti di attraversar i territorj loro, sarebbero state lasciate in pace almeno le fortezze. Ma la cosa non è andata così, A spogliargli anche di queste è venuto fuori il tanto celebrato dritto di necessità, il quale poscia dolcemente, ed invisibilmente sdrucciolando si è trovato cambiato in dritto di convenienza(303). Così questi da noi venerati moderni maestri si han fatto scherno, e giuoco di quanto ha di più vero, e di più sacro la morale, la giustizia, la virtù. È divenuta precaria la proprietà de' Sovrani pacifici in mezzo alle assicurazioni, ed alle tenere proteste d'amicizia de' guerreggianti(304).
      Era però malagevole assai l'incontrar un vero caso d'estrema necessità capace d'autorizzare a impossessarsi delle fortezze d'un innocente, d'un amico, d'un esatto imparziale. Si trovò compenso anche a questo imbarazzo. S'imaginò(305) di contar tra' casi di necessità il sospetto, che si abbia di poter venir voglia all'altro guerreggiante d'occupar le stesse piazze, ed ecco trovata la necessità di prevenirlo(306). Buon per noi, e per l'infelice umana spezie, che questa strana, e nuova foggia di crear casi di necessità fondata sull'antivedere, e su' prognostici non siasi stesa al di là delle operazioni della tattica, e dell'arte del guerreggiare. Se veniva voglia di stenderla alle altre maggiori, e più vere necessità dell'uomo, come è la carestia, il tremuoto, ed altre, si sarebbe visto i popoli rapire, ed impadronirsi con scioltezza delle vettovaglie, e delle case d'una nazione vicina non perchè ne mancassero, ma solo perchè prevedevano poter venir una cattiva ricolta, o un tremuoto, che in appresso ne producesse il bisogno.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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