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      Ma finiscono d'aver luogo tutti i sopra enumerati dritti subitocchè non si ragioni più d'un corpo di soldatesca, ma di semplici separati uffiziali, o soldati, che quantunque ascritti al servizio d'un guerreggiante s'imbattano a passare, o anche a soggiornare sù territorio neutrale. A costoro per rigoroso dritto non compete immunità, nè esenzion veruna dalla Potestà locale. Quanto loro si concedesse farà solo effetto di amichevole riguardo, o pur sarà conseguenza di qualche spezial patto, e premurosa richiesta fatta al Sovrano del territorio nel domandargli l'ingresso, o la dimora di coteste persone.
      Ho enumerate tutte le singolarità de' dritti competenti alle soldatesche straniere sul territorio di qualunque Sovrano amico, i quali certamente ripugnano al dritto territoriale, onde è, che parmi veder sorger ne' miei lettori natural desio di ricercarne la ragion legale, perchè quantunque veggano essere la general prattica dell'Europa uniforme ai miei detti, non si manifesta subito la ragion di quest'uso. Io penso, che molti sian tentati di credere, non esservi altro, nè miglior fondamento de' sopranarrati dritti, fuorchè la forza, ed il timore, che un'esercito incute allorchè si trova dentro lo Stato d'un pacifico, e disarmato Sovrano. O forse penseranno, che da questo principio sia derivato il lasciarsi per buon riguardo politico goder tanti dritti ai condottieri delle truppe, e che pian piano la prattica, e la consuetudine abbian reso legitimo un dritto, che dapprima fu prepotenza, e forza.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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