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      In luogo di tali atrocità si dirà con più appropriato linguaggio esser soltanto vero, che si possono nelle guerre incontrar casi tali, per cui ciascuna delle sopraddette cose sia contro taluno lecita, e permessa.
      Si comprenderà allora l'assurdità dell'esteso, e illimitato Dritto di rappresaglie, perchè sarà scoperta la falsità delle massime oggi adottate, e ricevutissime, che chi ha dritto di muover guerra a una nazione può riguardar come egualmente suoi nemici tutti gl'individui di essa senza distinzione d'età, di sesso, di professione(354), e niun conto avendo della forma del governo di quella se monarchico o republicano, se sano o corrotto, se unito o scisso da intestine discordie. Faranno, sotto la luce della filosofia, ribrezzo ed orrore le teorie attuali della comunicazione,(355) e della trasfusion delle colpe, e delle pene da' padri ai figli per la sola ragione dell'unità di famiglia, e da' colpevoli agl'innocenti per la sola unità di patria e di nazione, e verrà a galla la verità (tenuta tanto tempo sommersa dalla brutale sete di vendetta), che chi non è delinquente o per atto, o per volontario consenso all'atto, non può mai esser confuso, ed involto tra i rei(356). Saranno infine in quel felice tempo gli atti, che oggi s'ammirano come sforzi, e singolarità d'eroismo, e di sublime virtù, riguardati come doveri essenziali, e precisi dell'uomo ragionevole, e giusto(357).
      Aspettiamo, ed acceleriamo, se è possibile col ragionarne, quest'epoca fortunata, e intanto a me basti qui il dire.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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