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      Altrimenti sarebbe un Trattato d'alleanza, e non un semplice Trattato di pace e navigazione quello, che si sarebbe conchiuso.
      IV. Per conseguenza quel guerreggiante, che nulla ha palesato all'amico neutrale rispetto al non voler, che si faccia commercio di controbando di guerra col suo nemico, e che anzi ha egli stesso profittato di tal libertà comprando da lui armi, o altro genere di munizioni, e d'attrezzi, ovvero (quel ch'è più) prendendone soldati, reclute, cavalli, non ha più dritto veruno d'esigger, che quegli non faccia altrettanto verso il suo nemico. Sarebbe ciò un volerlo aver per alleato e compagno nella guerra contro voglia di lui. Se dunque ne arrestasse le navi offenderebbe la Sovranità indipendente di quello, violerebbe l'amicizia, perturberebbe un commercio, sul quale non ha dritto(415).
      V. E dico finalmente, che se la domanda fatta al neutrale di volersi astenere durante la guerra dal condurre, e trafficar merci di controbando di guerra ai combattenti non conterrà un massimo, e quasi insopportabile incomodo di esso, dovrà sempre esser esaudita, essendo tutto quel, che direttamente s'adopra per la distruzione degli uomini assai più degno d'esser negato, che concesso(416), e perciò più conforme alla vera imparzialità, alla sincerità dell'amicizia, al bene dell'uman genere è questa domanda, che non è la contraria(417). Ma se la fisica disposizione del clima, delle produzioni, o delle applicazioni d'una nazione fosse tale, che da siffatto commercio ed in tempo di pace, ed in quello di guerra ritraesse essa la sua principal sossistenza o ricchezza (come avverrebbe se la regione fosse doviziosa in miniere di ferro, o di solfo, il suolo pregno di nitro, o se fosse coperta d'ampie foreste d'alberi da taglio e di resinosi, se avesse grande ed estesa cultura di canape, numerose fonderie d'armi) certamente non sempre vi sarebbe obbligo d'acconsentire alla sopraddetta domanda d'uno de' guerreggianti, il quale dovrà in vece contentarsi della sola imparzialità nelle vendite, e ne' commercj del neutrale.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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