Intollerabile in questo è l'errore del Vattel, che asserisce bastare, che un Principe abbia intimato voler vietar il commercio ai neutrali(418) col suo nemico, per far divenir legitima ogni ostilità, che contro i sudditi dell'amico comincerà poscia a fare.
Da tutte le sopraddette cose si fà manifesto con quanta prepotenza siasi agito quando appena principiate le ostilità tra due rivali nazioni senza neppur sollennemente dichiarar guerra, senza nulla aver chiesto, negoziato, concertato cogli amici comuni risoluti a restar spettatori, di botto si è dato di piglio ad impossessarsi delle navi di costoro sotto pretesto, che fossero cariche di generi utili alla guerra o terrestre, o marittima, e fossero destinate per i porti del avversario, nel momento medesimo, che di somiglianti generi si faceva grande incetta, e si davano commissioni ai sudditi del neutrale per proprio uso della nazion predatrice. La sola fiducia della debolezza de' neutrali ha potuto incoraggire ed autorizare tanta violazione. Ma non ha il dritto publico sentenza più orribile, e più opprobriosa quanto quella, che pur si trova scritta in qualche autore, che tra enti indipendenti riguardisi sempre come lecito tutto quel, che rimane impunito(419).
§. IV.
Quali cose sieno Controbando di guerra.
Se io non temessi della franchezza, e del tedio già cominciato a venire a' miei lettori, dovrei essere diffuso anche in questa parte, essendo essa ripiena d'ambiguità, e di quistioni nate non solo tra' giurisperiti, ma tralle grandi nazioni, e che poi sono state in parte origine della presente guerra.
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Vattel Principe Controbando
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