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      Nella prima classe contansi gli uomini, i cavalli, le armi offensive, e difensive d'ogni spezie, le navi da guerra. Nella seconda i viveri, i generi di prima necessità, e le merci tutte di lusso, o d'innocente comodità. Nella terza, che comprende i generi peranche disputati, il maggior contratto cade su' metalli non lavorati, sul denaro, su' minerali, sul canape, sulla pece, e su' legni di costruzione.
     
     
     
      Degli uomini, o sia delle reclute.
     
      L'uomo è indubitatamente non dirò il maggiore ma il solo vero, e potente istrumento delle guerre, giacchè senza gente in numero bastevole ogni arme, ogni difesa, ogni arte di guerra rimane inefficace. Perciò l'acquisto degli uomini sian soldati, o marinaj per un guerreggiante è il maggiore de' soccorsi. Ma sù questa parte sono tanti gli equivoci, e gli abbagli facili a prendersi, che mi conviene alquanto dilungarmi nel discorso di essa.
      Certo è, che nelle forme delle società civili quel comune vincolo, che ne riunisce i membri in un sol corpo produce naturalmente, che nè verun di essi possa rinunziare alla patria, ed alla cittadinanza, nè questa senza gravissima causa possa espellergli, e segregargli da se. Perciò i Principati tutti usano vietare sotto pena capitale a qualunque estero il far ingaggiamenti, e reclute nel proprio loro Stato, nel che non fanno altro, che sostenere, e difendere un dritto naturale, ed inerente ad ogni Sovranità.
      Non è però così sacro, ed indelebile questo vincolo, che non possa esistere una nazione libera da esso, se per legge di sua costituzione non se l'abbia imposto.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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