Forse ciò è provveduto dall'essere stata più avida di far guerre, e Trattati la parte settentrionale dell'Europa, la quale non fa uso de' muli, ma fa tutto tirar da' cavalli. Checchè siesi io inclino ad opinare doversi comprendere ne' controbandi tra que' popoli, i quali molto se n'avvalgono; non scorgendo differenza tral cavallo, che sul suo dorso porta l'uomo, e il mulo, che tira i cannoni, le palle, le polveri, ed ogni arredo d'artiglieria.
Delle armi.
A misura, che l'arte ingegnosamente micidiale della guerra ha mutati modi d'offesa, e di difesa, le armi sonosi mutate, e siccome non si rammentano più gli archi, le frecce, le catapulte, le baliste, l'ariete, i carri falcati, gli elefanti, così l'età futura non rammenterà molti modi di combattere usati oggidì. Ed egli è diggià avvenuto, che essendosi servilmente copiate in tutti i Trattati moderni le parole di quello de' Pirenei, vi s'incontrano individuate armi già ormai andate in disuso; e per l'opposto nuovi nomi d'armi sono venuti, come, le bajonette, gli obizi, che ne' suddetti Trattati invano si cercherebbero(442). Insipido cavillo sarebbe dunque il pretenderle escluse, perchè non vi sian nominate. Nè meno insulso è il veder il Binkersoek seriamente disputare se i foderi, e le guaine sian controbandi di guerra o nò, quasicchè vi fossero combattenti uomini, che battagliassero solo co' foderi non facendo uso delle spade(443).
Lascinsi queste fanciullaggini, e dicasi per teoria generale esser controbando di guerra così le armi e gl'istrumenti destinati alla sola difesa, come quelle, che servono all'offesa.
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