Onde sorgerà meraviglia, e forse nausea in riflettere come poi gli stessi Olandesi quando, rimasti essi neutrali, han veduto publicarsi dalle Potenze guerreggianti rigorosi Editti contro al commercio di legnami, e d'attrezzi di navi fatto da' neutrali abbian gittate così alte grida: tanto è diversa ne' cuori umani la misura di quel dritto, che si crede competere a se, da quello, che si vorrebbe lasciar godere agli altri contro di se.
In tanto tra così aspra discordia e di Trattati, e di leggi, e d'opinioni d'autori(466) forza è, ch'io palesi la mia chiara, e decisa opinione. L'Ubner(467) è stato, a mio credere, il primo, che abbia immaginato dividere in due classi i legnami e gli attrezzi navali, mettendo in una classe que', che per la loro grandezza unicamente appartengono alle vaste moli de' vascelli a trè ponti, e de' vascelli di linea, e riponendo in altra classe tutti quelli di minor grossezza(468). Io penso aver egli tolta l'idea di siffatta distinzione dalle parole del sopra citato articolo, separato del Patto tralla Svezia, e l'Olanda del 1667(469), Or sebben io non possa applaudire al dippiù del sistema dell'Ubner rispetto ai controbandi di guerra, piacemi però abbracciare, e seguire la sopraddetta distinzione parendomi indicata dal chiaro lume della ragione, e del giusto.
Dico adunque doversi far sempre questa necessaria, ed importante separazione. I legnami, gli alberi, le vele, le corde, l'ancore, i ferri per la loro mole o figura unicamente atti alla costruzione, o al corredo delle gran navi non possono escludersi mai da' controbandi di guerra(470). Per tali dovran riguardargli le nazioni, che non hanno stipulate particolari convenzioni, o avendole non siansi in esse con chiarezza espressi patti diversi.
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