Pagina (231/527)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ora dal discorso generale rivolgendomi a quello de' dominj de' Sovrani su' loro Stati, premetterò esser simili in ciò i casi del distaccarsi tutto o parte del corpo politico dal suo capo per effetto d'interna ribellione, o per effetto di guerra esterna. Perciò ad evitar la confusion del discorso, e le tormentose ripetizioni io mostrerò di favellar soltanto di quello smembramento, che provviene da ribellione; essendo facile a chi vi mediterà adattarne poi il discorso agli altri casi tutti.
      Nel qual mio discorso procedendo innanzi mi par quasi superfluo il dire, che cessando manifestamente la volontà nel Sovrano di rimetter sotto il suo dominio i ribellatisi da lui, cessano costoro d'esser tali e divengono indipendenti; ma utile mi sembra l'avvertire, che per riguardarsi dagli altri come distaccati non è assolutamente necessario, che preceda la dichiarazione dell'antico loro Sovrano fatta o con Trattato di pace, o con altro atto publico, e sollenne(488). Basta, che a giudizio di gente saggia e non prevenuta da passione si conosca l'inverisimiglianza del ritorno all'antica soggezione. La quale inverisimiglianza si va argomentando dalle forze acquistate da' popoli sottrattisi, dalla forma regolare e fissa di governo già presa, dalle alleanze contratte, dal lungo tempo scorso, e da altre pruove consimili, le quali cose quando concorranvi, non fa mestieri attendere a quel, che il Sovrano abbandonato si lusinghi, contrasti, e ricalcitri di confessare; nè potrebbe dolersi egli giustamente di violata amicizia da' Principi suoi amici, se costoro non concorrono ad applaudire alla sua opinata, ma disperata pretensione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





Sovrani Stati Sovrano Sovrano Trattato Sovrano Principi