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      A voler però con accuratezza ricercare l'origine dell'universal costumanza convertita in Dritto ricevuto, io son d'opinione non doversi tutta attribuire alla prepotenza de' guerreggianti armati sugli imbelli neutrali, i legitimi dritti de' quali sono stati in vero tante volte calpestati, o messi a cimento da stranissime pretensioni(518). Veggo, o veder parmi, doversene anche dar in gran parte la colpa alla poco sincera fede de' neutrali, i quali spessissimo o han nutrita occulta inclinazione verso l'un de' due combattenti, o, quel ch'è peggio, han goduto della guerra accesa sperando poter frattanto far prosperare il loro commercio. Perciò non hanno i guerreggianti confidato di veder da essi severamente puniti i proprj vassalli: erano stizziti, e con ragione: poco temevano la cessazione d'una finta amicizia, e quindi non sono stati delicati a rispettarne i dritti. Per altra parte i neutrali sentivano nell'interno del cuore il loro torto, ed essendo la mala coscienza madre della codardia, non ardivano alzar la voce a reclamare il loro dritto, dubitando non solo di non esser ascoltati, ma di trovarsi sbilanciati, ed impegnati poi ad entrar nella guerra, che non metteva ad essi conto di cominciare(519). Tra' beneficj sommi, che il mio cuore aspetta dall'alleanza, che veggo sempre più andar crescendo, e distendendosi della Neutralità armata, non sarà l'infimo questo di cominciarsi ad osservarne le leggi con lealtà, e rivendicarsene i dritti con fermezza, e con forza. Diverrà, io spero, una teoria generale, che la confiscazione del controbando di guerra trovato sopra navi in mare aperto spetta al Sovrano, di cui è la bandiera; come per contrario spetta al guerreggiante se vien sorpreso sul territorio suo, o in mar chiuso a lui appartenente(520).


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





Dritto Neutralità Sovrano