Ma siccome il detto finora è certo, così è del pari indubitato, che per proseguirsi un giudizio sulla controvertita legitimità della Patente di navigazione, non basta sentir soltanto in giudizio il Padron della nave, ed il suo equipaggio (secondo la prattica attuale delle Corti d'Ammiraglità, e de' Tribunali di alcuni Regni d'Europa) ma è necessario renderne consapevole il Sovrano, di cui si asserisce suddito il padron della nave, ed aspettar il legitimo tempo, in cui possa quegli per mezzo del suo Ambasciatore, o Ministro, o almeno del Console intervenir nel giudizio. Ed in vero non ha maggior dritto un privato di reclamare il suo Principe, che questi di reclamare il suo vassallo; e potendo pur troppo avvenire per particolari circostanze, che ad un privato poco premerebbe d'esser rimandato al suo vero Sovrano, ogni lite contestata con lui solo diverrebbe nulla, e lesiva de' dritti del suo legitimo Signore. Io non contrasterò però non esser bastante (quantunque sempre sia di gran peso) la sola assertiva d'un Sovrano neutrale, che riconosca per sua la Patente del legno arrestato, per doverlo subito rilasciare. In siffatto giudizio il neutrale è parte interessata, e non giudice, e perciò il solo detto d'una parte; per quanto autorevole e rispettabile possa imaginarsi, non decide la controversia; e spetta sempre al giudice lo squittinarne le ragioni, e le pruove(524).
Allorchè non si controverte la condizione del bastimento, e si ha sicuramente per neutrale, può non di meno nascer controversia sulla qualità della merce.
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