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      Un siffatto ritardo nuoce a chi è trattenuto, nè dà fastidio veruno a chi lo trattiene. Egualmente è cosa mal imaginata l'opporre le difficoltà, che s'incontrerebbero a far passare la nave arrestata dagli Stati del guerreggiante a quegli del suo natural Sovrano. Non ve n'è necessità, Ogni Principe può delegar la sua giurisdizione, e non vi sarebbe inconveniente veruno, che un suo Ambasciatore, o Ministro, o Console decidesse e sentenziasse sopra i sudditi suoi, tantoppiù quando costoro non per loro voglia, ma a viva forza sono stati tratti in un porto dove non aveano destinato d'andare. E se si dicesse non doversi confidare un giudizio di rilievo alla poca espertezza ordinaria ne' Consoli, dico potersi benissimo concedere dal guerreggiante, e senza pregiudizio della sua regalìa, che il Console si assuma due o trè assessori tralle persone più istrutte, ed oneste del luogo ove risiede, per pronunziare con maggior oculatezza la decisione(528).
      Neppur io m'aspetto, che da senno vengasi ad oppormi (sebben lo trovo scritto in varj autori) che non possa il Sovrano della nave arrestata esser giudice dell'esistenza del delitto di controbando, perchè non sarebbe abbastanza imparziale in un giudizio tra un suo suddito, e quello del guerreggiante, da cui fu fatto l'arresto. Chi non s'accorge potersi egualmente opporre lo stesso sospetto di parzialità al guerreggiante, allorchè si fa giudice tral suo suddito predatore, ed il neutrale arrestato? Ma vi son queste notabili disparità in favor della mia teoria e contro la prattica attuale, che ad ogni guerreggiante fa sempre piacere l'acquistar munizioni da guerra in qualunque modo, gode veder privato il suo avversario anche di quel, che non è vero controbando, gode veder arricchiti, e incoraggiti dalle fortunate prede i suoi corsari, e la sua marineria; ma per contrario al neutrale altro non preme, che la quiete, e il conservar l'amicizia co' combattenti; e dee naturalmente esser irritato contro que' sudditi violatori delle sue leggi, e dell'abbracciata neutralità, i quali per un meschino profitto proprio mettono a ripentaglio la di lui tranquillità. Molto più imparziale adunque, e più severo giudice sarà il neutrale ne' casi di doversi confiscare i controbandi, che non il guerreggiante, il quale non sarà mai severo con imparzialità(529).


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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