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      CAPO X.
     
      Degli usi attuali del mare tra' guerreggianti, ed i neutrali.
     
      Jam vero illud stultissimum existimare omnia justa esse, quæ scita sint in populorum institutis atque legibus(540) tralle sentenze del gran padre della filosofia e dell'eloquenza mi è sempre paruta una delle più degne d'esser ritenuta a mente, e spesso meditata. Giova mirabilmente a scuotere il giogo dell'abitudine, e della curvatura delle umane menti, a ristringer ne' giusti confini la forza dell'autorità, e degli esempj; e quindi da lei sola si può sperar il progresso, e la perfezione della scienza del dritto universale, il quale ha da dar regola ai dritti civili e particolari, e non riceverla da essi. Dietro alla fiaccola di siffatta luce io vengo a percorrer ora gli usi marittimi, e i regolamenti di varie Sovranità Europee rispetto alla neutralità, non per approvargli tutti, anzi per avvenire quando si discostino dal vero dritto, che indicherò, non disperando il mio antivedere, che un tempo (prossimo o remoto ch'ei siesi) se ne verrà alla generale osservanza. Comincerò intanto dall'enumerare alcune importanti differenze fisiche, che corrono tra 'l mare, e la terra, dalla meditazione delle quali si scoprirà subito l'origine della diversa legislazione da stabilirsi rispetto all'uomo dimorante in cotesti elementi.
     
     
     
      §. I.
     
      Delle dissomiglianze tral mare, e la terra, e della varietà nel dritto, che quindi ne siegue.
     
      Il mare serve all'uomo in due modi, cioè per le produzioni che dà, e per il comodo della navigazione.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





Sovranità Europee