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      ) trattate e decise tutte le questioni sul dominio del mare aperto e de' mari chiusi rispetto alla navigazione di transito.
      Parlerò dunque ora del dominio, o della libertà delle pescagioni, e con egual brevità dico doversene la questione distinguere da quella della libera navigazione di transito, sebbene il Grozio, e molti dopo di lui le abbiano sempre confuse e miste insieme. Le pescagioni possono esser fatte o lungo i lidi, e disbarcando sù di essi, o in alto mare(542). Le prime indubitatamente appartengono al popolo possessore del lido. Delle seconde sembra più oscura la decisione, ma si risolve distinguendo tra quelle pescagioni, delle quali quel popolo che prima le discoprì, che costantemente le frequenta, e ne trae l'alimento, e la dovizia del suo commercio resterebbe privo o scarseggiante se ne facesse partecipi altri, e quelle pescagioni d'inesausta abbondanza, delle quali, non giunge nè il bisogno, nè la forza marittima d'una sola nazione a far la totale raccolta. Di quelle prime dico esser giusto occupatore chi fu il primo a frequentarle(543) chi vi è più vicino, chi ne ha maggior bisogno. Di queste altre dico, che soddisfatto il bisogno, e saziato l'acquisto e la raccolta di colui, che per gli sopraddetti titoli ha la prerogativa nel dritto, tutto quanto ne avanza, e và a perire dee ritornar alla natural communione(544), ed appartiene a chi và a pigliarselo(545): nè cotesta pesca così abbondante si differenzia dagli elementi, e da tutto ciò, che per la somma dovizia è restato comune a tutti(546).


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





Grozio