È vergogna somma de' giuristi, e de' casuisti moderni il pensar, che vi sia stato bisogno di stipular per patto l'abolizione d'una conseguenza del falso, e nefando Dritto di necessità, che non ha mai esistito, nè potuto esistere come dritto, ma solo come una tal quale scusa della violenza.
Essendo ormai conosciuta presso tutte le nazioni l'ingiustizia, e l'illegalità degli embarghi quando sian messi per voglia di servirsi delle navi neutrali, io non avrei in che dilungarmi, se non fosse per avvertire, che non posso uniformarmi al sentimento dell'Ubner(635), e di qualche altro autore, i quali credono, che quando da un guerreggiante, per violenza d'embargo usata siansi fatte andar contro l'avversario navi neutrali, se queste rimangon predate, sia obbligato chi le prende a rilasciarle, come navi de' neutrali, le quali solo per costringimento aveano agito ostilmente. Io per me credo, che questo sarebbe bensì un atto di magnanima cortesia, ma non un obbligo rigoroso di giustizia; e credo che chi illegalmente le adoperò sia il solo tenuto in giustizia a ristorarne la perdita in caso di preda. Perchè chi è offeso riguarda legalmente come suo avversario chiunque l'offende, qualunque siasi stata la causa, che lo fa agire ostilmente, il che egli non è tenuto ad andar indagando.
Eccomi giunto al termine di questo libro destinato a ragionare di ciò, che l'interno istinto del vero, e del giusto insegna rispetto ai reciproci doveri tra' guerreggianti, ed i neutrali. Istinto, ed insegnamento sensibilissimo, e potentissimo sugli animi di coloro, i quali persuasi d'esser gli uomini una famiglia sola gli amano indistintamente senza eccezione di stirpe, di patria, di Principe, di culto religioso; e si credono nati per esser non mai nocivi, ma utili in quanto possono a tutta la spezie umana.
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Dritto Ubner Principe
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