Pagina (324/527)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Io sono stanco ormai di più ripetere, e sviluppare ammaestramenti d'astuzie, e di malvagità. Piaccia cotesta insidiosa, e malnata scienza a chi si voglia; abbia ella pure fatte le delizie degli ingegni Italiani, e poi di quasi tutti gli Europei de' secoli decimosesto, e decimosettimo; siasi intrusa ne' gabinetti, e ne' consigli de' Sovrani; abbia infettate finanche le scuole del Dritto e della Universal Ragione; trovi ancora tanti occulti approvatori, e tanti estatici e timidi ammiratori, a me non piace. Se cotesto genere di consigli avesse avuto sempre l'esperienza per se dell'evento felice, potrebbe forse perturbarsene, e vacillare in noi l'interno sentimento. Ma per quanto sforzo facciano i Politici a dissimularlo, non han potuto negare d'essere i loro precetti mal sicuri(660), l'esito sempre dubbioso, tutto doversi sottoporre, e rassegnare davanti all'onnipotente e capricciosa Fortuna(661). Or se la mondana politica è sempre incerta di se stessa, sempre per contrario è tranquilla in se stessa la virtù. Sieguasi questa adunque, che fedelmente dà all'uomo nel corso d'una breve e caduca vita il maggiore de' beni, la più grande delle ricchezze l'interna contentezza, e l'assenza d'ogni rimorso.
      Redditum Cyri solio Phraaten
      Dissidens plebi numero beatorumEximit Virtus; populumque falsis
      Dedocet utiVocibus: Regnum & Diadema tutum
      Deferens uni, propriamque laurumQuisquis ingentes oculo irretorto
      Spectat acervosHorat. Carm. L. II. od. 2.
     
      Fine del Secondo libro.
      (1) Quod ad jus naturale attines omnes homines æquales sunt.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





Italiani Europei Sovrani Dritto Universal Ragione Politici Fortuna Cyri Phraaten Virtus Regnum Diadema Quod