Io sono stanco ormai di più ripetere, e sviluppare ammaestramenti d'astuzie, e di malvagità. Piaccia cotesta insidiosa, e malnata scienza a chi si voglia; abbia ella pure fatte le delizie degli ingegni Italiani, e poi di quasi tutti gli Europei de' secoli decimosesto, e decimosettimo; siasi intrusa ne' gabinetti, e ne' consigli de' Sovrani; abbia infettate finanche le scuole del Dritto e della Universal Ragione; trovi ancora tanti occulti approvatori, e tanti estatici e timidi ammiratori, a me non piace. Se cotesto genere di consigli avesse avuto sempre l'esperienza per se dell'evento felice, potrebbe forse perturbarsene, e vacillare in noi l'interno sentimento. Ma per quanto sforzo facciano i Politici a dissimularlo, non han potuto negare d'essere i loro precetti mal sicuri(660), l'esito sempre dubbioso, tutto doversi sottoporre, e rassegnare davanti all'onnipotente e capricciosa Fortuna(661). Or se la mondana politica è sempre incerta di se stessa, sempre per contrario è tranquilla in se stessa la virtù. Sieguasi questa adunque, che fedelmente dà all'uomo nel corso d'una breve e caduca vita il maggiore de' beni, la più grande delle ricchezze l'interna contentezza, e l'assenza d'ogni rimorso.
Redditum Cyri solio Phraaten
Dissidens plebi numero beatorumEximit Virtus; populumque falsis
Dedocet utiVocibus: Regnum & Diadema tutum
Deferens uni, propriamque laurumQuisquis ingentes oculo irretorto
Spectat acervosHorat. Carm. L. II. od. 2.
Fine del Secondo libro.
(1) Quod ad jus naturale attines omnes homines æquales sunt.
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